Seconda stagione consecutiva a Carpi per il difensore classe 1993, Matteo Boccaccini (foto Vignoli), che è rimasto in Serie D dopo la nascita dell’Athletic del presidente, Claudio Lazzaretti. Il giocatore ha parlato di questa sosta prolungata a causa dei contagi e del prossimo futuro, a partire dal ritorno in campo mercoledì 19 gennaio nella ripetizione della gara sul campo dell’Aglianese. “A questa partita ci arriviamo bene – ha detto Boccaccini – avendo avuto a disposizione più tempo per lavorare insieme al nuovo mister. Manca ancora qualcuno all’appello, ma che sono sulla via del recupero’.
Boccaccini, quali sono gli obiettivi del Carpi in questa seconda parte di stagione?
“In Coppa Italia siamo arrivati agli ottavi e ce la vogliamo giocare fino in fondo. In campionato la vedo dura recuperare il distacco dalla capolista Rimini, ma dal secondo posto in giù lo ritengo possibile. Adesso ragioniamo partita dopo partita e l’idea del nuovo mister è quella che dobbiamo essere noi a imporre il nostro gioco e non subire quello degli avversari”.
L’ultimo gol del 2021 porta la sua firma nel pareggio interno con il Lentigione.
“Una rete che è servita per conquistare un pareggio che ritengo meritato”.
Con quale spirito di riparte?
“Cercando di creare una nostra identità e in campo proporre sempre il nostro gioco. Almeno questa è l’idea del mister, mentre in precedenza aspettavamo di più gli avversari ed eravamo anche meno propositivi”.
Ci sono state partite con dei passaggi a vuoto, vedi la sconfitta di Prato maturata nei minuti di recupero, ed altri esaltanti con dei recuperi incredibili come in occasione del pareggio interno con il Ravenna. Come si spiega queste due facce?
“Sono partite maturate su giocate individuali ed episodi. Non abbiamo mai avuto una identità ed è questo che ci manca e che il nuovo mister sta provando a darci”.
Forse dovete andare alla ricerca di un equilibrio?
“E’ quello che sta cercando di farci capire il mister, e cioè di essere più squadra e aiutarci a vicenda”.
Come si trova nelle difesa a tre?
“Ho giocato sia con questo modulo che anche a quattro. In quella a tre preferisco la posizione centrale, ma mi adatto in tutti i ruoli”.