Se sul campo l’Athletic Carpi ha riacceso il motore nel girone D di Serie D, la questione dello stadio “Cabassi” resta un problema ancora aperto, che rischia di mettere in pericolo anche la programmazione futura della società del presidente Claudio Lazzaretti. L’accordo ponte fra Comune e società che dovrebbe poi portare alla convenzione di giugno è infatti ancora in stand-by, bloccato dal dichiarato fallimento del vecchio Carpi Fc, che a metà aprile vedrà aprirsi l’iter giuridico presso il Tribunale di Modena. Alcuni locali dello stadio, attrezzature e materiale della vecchia società sono infatti interessati dall’iter fallimentare e al momento il curatore ha bloccato qualsiasi possibilità di mettere nero su bianco una convenzione che riguardi l’impianto di via Marx. L’Athletic dunque continua a utilizzare lo stadio e l’antistadio come semplice affittuario, pagando un canone per allenamenti e partite, senza poter mettere mano alla struttura. Uno stallo totale emerso dall’incontro di sabato fra società a Comune, dopo cui il club biancorosso con un comunicato ha ribadito come il perdurare di questa situazione possa mettere in “seria discussione la prosecuzione dell’attività per la stagione 2022-23”. Il sindaco Bellelli ha ribadito il pieno appoggio all’Athletic nei limiti di legge per permettere ala società di usufruire degli spazi dello stadio, in attesa che l’iter fallimentare dia la possibilità di redigere una convenzione. Un botta e risposta a cui ha fatto seguito anche quello dei tifosi, con il gruppo dei GdL che ha chiesto un incontro pubblico sul tema per mettere chiarezza una volta per tutte sulla questione “Cabassi” attraverso un comunicato che pubblichiamo integralmente qui sotto.

(si ringrazia Tv Qui)