Quattro stagioni vissute da direttore sportivo al Lentigione, delle quali tre ad alto livello e culminate con la vittoria dei playoff di Serie D e quella appena terminata invece sofferta e che si è conclusa, prima di festeggiare la salvezza all’ultima giornata, con le sue dimissioni e tanti cambi di panchina. Parliamo di Alberto Biagini (foto) che a bocce ferme racconta la sua verità.
Biagini, partiamo dal tema più scottante. Le voci parlano che Beretti dopo il suo ritorno abbia imposto tra le condizioni il suo allontanamento.
“E’ una falsità assoluta, perchè con Beretti non ho avuto nessun problema. Lui non ha chiesto nulla, perchè se no saremo qui a parlare di esonero e non di dimissioni. E ci tengo anche a precisare che il ritorno di Benuzzi è stata una decisione presa tutti insieme di concerto con la società”.
E allora perchè ha rassegnato le dimissioni?
“Per due fattori. Il primo per responsabilizzare i giocatori alla vigilia di una partita fondamentale. Giocatori importanti e ai quali sono sempre stato al loro fianco ed ho anche combattuto per loro difendendoli sempre. Detto questo a tre giornate dalla fine si poteva gestire la situazione che si era venuta a creare con più calma. Poi per un rispetto umano verso una persona che si era rimesso a nostra disposizione e sto parlando di Eugenio Benuzzi. Chiudo dicendo che in questi ultimi due giorni mi sono sentito con tutti i giocatori tranne due o tre e per i quali non sento il bisogno”.
Alla fine della giostra comunque la salvezza è stata raggiunta.
“Non mi nascondo. E’ stata un’annata negativa e che era partita con altri obiettivi. Durante l’anno sono stati apportati dei correttivi, ma abbiamo dovuto fare fronte a ben nove infortuni gravi a giocatori importanti che hanno condizionato la stagione. Sono stati commessi degli errori e bisognava stare più tranquilli, mentre si è avuta troppo frenesia. Però c’è anche chi sta peggio del Lentigione”.
Una salvezza che è anche farina del suo sacco.
“Cancellerei solo gli ultimi venti giorni. Abbiamo conquistato due playoff di cui uno vinto, ed è stato in quel momento, l’anno scorso, che non ho capito che il mio ciclo era finito. Al Lentigione mi sono trovato benissimo e sono anche contento che si sono salvati. Al termine della passata stagione avevo ricevuto offerte importanti e sono voluto rimanere a Lentigione. Forse sarebbe stato meglio andare via”.
Il suo futuro adesso quale sarà?
“Non ho mollato il Lentigione perchè avevo un altro posto già pronto. Adesso andrò a vedere delle partite e poi dipenderà dalle offerte che eventualmente arriveranno. Mi piacerebbe rimanere in questa categoria”.